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MEDITAZIONE E GENETICA

Meditazione e genetica

Ricerca sulla meditazione dal settimanale ‘Internazionale‘:

Come ormai acclarato da molte ricerche scientifiche, la meditazione fa bene alla salute: una equipe di ricerca del Massachusetts General Hospital di Boston ha esaminato il profilo dell’espressione dei geni di 26 persone prima e dopo avere seguito un programma per imparare le tecniche di meditazione. Il programma prevedeva sedute giornaliere di 10-20 minuti con esercizi di respirazione e rilassamento e recitazioni di mantra. L’analisi genetica, spiega Plos One, ha evidenziato che dopo otto settimane di meditazione era diminuita l’attività di alcuni geni nocivi per la salute mentre era aumentata quella di altri geni salutari che regolano la glicemia, prevengono l’invecchiamento cellulare e intensificano la produzione di energia nella cellula. Il cambiamento molecolare avveniva nel giro di pochi minuti dopo una singola seduta di meditazione.

Potete leggere l’intero articolo sul sito della “PLOS ONE”

(PLoS ONE è una rivista internazionale pubblicata dalla PLoS, una organizzazione no-profit di scienziati e medici che si sono messi insieme per rendere la letteratura medica e scientifica pubblicamente accessibile.)

Da

Il sole 24 ore

:

Due mesi di meditazione «cambiano» davvero il cervello

Due mesi di meditazione producono effetti visibili sulla materia grigia. Tanto è necessario secondo uno studio del Massachusetts General Hospital che per la prima volta ha stabilito con esattezza la “soglia” misurabile oltre la quale le tecniche di rilassamento cambiano il cervello: 8 settimane producono effetti associati a memoria, empatia e, per l’appunto, stress. Lo studio, pubblicato sulla rivista Da

Psychiatry Research: Neuroimaging

:, ha “arruolato” 16 persone alle quali i ricercatori hanno “scattato” foto cerebrali prima e dopo un corso anti-stress presso l’Università del Massachusetts. Il confronto non lascia dubbi secondo gli scienziati: la densità della materia-grigia nell’ippocampo è davvero aumentata alla fine del percorso. Proprio l’ippocampo, ricordano, non è una regione del cervello qualsiasi, ma la “cabina di regia” di apprendimento e memoria. “È affascinante osservare in questo periodo i cambiamenti plastici del cervello”, afferma Britta Hölzel, tra gli autori dello studio.

I partecipanti allo studio hanno eseguito le tecniche in media per 27 minuti ogni giorno. Il protocollo comprendeva esercizi guidati per migliorare la consapevolezza. Oltre all’influenza sull’ippocampo, gli strumenti diagnostici a disposizione dei ricercatori hanno potuto rilevare un miglioramento nella funzione dell’amigdala, nota per svolgere un ruolo cruciale su ansia e stress. Attenzione, però, 8 settimane “cambiano” cervello, ma non eliminano lo stress. “L’esperienza personale dello stress non può essere ridotta solo con un programma di formazione di 8 settimane – avverte Amishi Jha, un altro dei ricercatori -, ma la scoperta apre le porte a possibilità per ulteriori ricerche sul potenziale delle meditazione come via per proteggere contro i disturbi legati allo stress, come quelli da stress post-traumatico”. di Cosimo Colasanto